E’
da molti anni che Maria Francis e Jeff Overbo hanno legato le proprie aspirazioni
e le proprie carriere artistiche sulla scia di un ‘old school country’ venato
di folk e blues, le loro più forti influenze. Dapprima nel Midwest, poi per
alcuni anni a Los Angeles e infine a Portland, Oregon hanno calcato i palchi di
innumerevoli clubs forgiando uno stile vocale e strumentale di grande fascino,
da qualche tempo sotto il nome di Silver Lake 66. Il loro secondo album con
questo nome si intitola “Ragged Heart”, lavoro che documenta in modo brillante ed
inequivocabile quanto siano cresciuti in maturità e sincero coinvolgimento, riuscendo
ad esprimere in ogni piega del loro sound una grande voglia di rimanere legati
alle proprie radici. “Blue Earth County” spicca per vivacità e feeling,
presentando subito in apertura uno dei loro ‘highlights’ con tanto di pedal
steel e chitarre ricche di ‘twang’, la title track “Ragged Heart” è scorrevole
e sostenuta da un bel ritmo e da una melodia godibilissima, “Broken” è invece
una country ballad dal sapore antico. Produzione e composizione sono tutti
nelle mani di Maria Francis e Jeff Overbro, qualitativamente superbe, come le
chitarre, ancora ricche di splendidi riverberi, di “Faded Tattoo”, altro
piccolo gioiellino, oppure “Check Out The Cash” che si rivela ballata
sostanziosa arricchita da una discreta sezione fiati che da’ un tocco ‘southern’,
mentre la pedal steel di Bryan Daste, spesso protagonista, suona suadente nella
intima “Hard Thing To Do”, altra ballata da ricordare. Da citare ancora “Like A
River”, altro eccellente esempio di ‘americana’ interpretato con il cuore, con
le due ballate che chiudono il disco, “Broken Dreams & Cigarettes” e “Such
A Mess” a confermare la qualità di una scrittura decisamente intrigante.
Remo Ricaldone
0 commenti:
Posta un commento