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Ben Bostick - Among The Faceless Crowd

Pubblicato da Remo Ricaldone |


“Among The Faceless Crowd”, terzo disco per Ben Bostick, segna il suo ‘ritorno a casa’ dopo un decennio passato al caldo sole californiano e un paio di ottimi album tra rock e radici. Soprattutto il suo precedente “Hellfire” del 2018 lo ha confermato artista veramente interessante alle prese con un robusto e solido suono in cui la parte rock era preponderante dando vita ad un lavoro tra i migliori in ambito indie degli ultimi tempi. Questo invece rappresenta il suo lato più interiore ed intimo, composto com’è di ballate e midtempo che pagano un inevitabile tributo a country music e folk, molto vicino come spirito al cantautorato texano (Guy Clark in primis) e a gente come John Prine, guida spirituale per generazioni di storytellers. Inciso, suonato  e prodotto  in proprio, “Among The Faceless Crowd” vede come una presenza ‘esterna’ in qualche momento di alcuni suoi pards del periodo di Los Angeles ad aggiungere giusto qualche tastiera, qualche linea di basso e un apporto chitarristico che impreziosisce una selezione riflessiva e melodicamente molto valida che mostra un musicista dalla sensibilità notevole e dalle mille risorse. I dieci capitoli di questa storia, raccontati con voce sicura e modulata e spesso introdotti da intriganti arpeggi chitarristici, parlano di una routine quotidiana scandita da speranze, delusioni e dalla ‘disperazione della vita in mezzo ad una folla senza volto’ usando le parole dello  stesso Ben Bostick. Canzoni come l’iniziale “Absolutely Emily”, “Wasting Gas”, “The Last Coast”, “Central Valley”, la frizzante “Working For A Living”, “Too Dark To Tell” e “If I Were In A Novel” fotografano un aspetto del musicista nato nel South Carolina ma residente in Georgia meno rimarcato dalle sue precedenti registrazioni e assolutamente piacevole ed intrigante.
Remo Ricaldone

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