L’oceano
ed il deserto: due luoghi opposti che però hanno ispirato profondamente la
scrittura di Nels Andrews, californiano attualmente residente a Santa Cruz che
arriva al quarto lavoro discografico con l’esperienza ed il bagaglio di vita
vissuta in questi ambienti stimolanti e che lo hanno portato ad una profonda
introspezione. Un album questo “Pigeon And The Crow” registrato in soli tre
giorni sotto la ‘supervisione’ della flautista irlandese Nuala Kennedy che ha
intensamente lavorato dando un’impronta folk ad una scrittura come quella di
Nels Andrews legata alle radici
americane più intriganti e genuine. Spesso il suo flauto contribuisce a
portarci idealmente in un ambito ‘irish’ che si fonde naturalmente con
‘l’americanità’ del protagonista, sposando due mondi spesso convergenti. Il
disco risulta veramente molto equilibrato e coeso, interpretato con una grande
bravura da tutti i musicisti coinvolti, dal violino di Shane Cook al cello di
Pete Harvey, dalle chitarre di Jonathan Goldberger e Emmanuel Paquete al
mandolino di Marla Fibish, tutti volti a ricreare immagini dalla forte valenza
poetica. Le canzoni poi sono quelle che danno consistenza all’album, storie che
prendono spunto da riflessioni naturalmente insite nell’animo umano come amore,
egoismo, speranza, paure e pace interiore. Una selezione intrigante le cui
colorazioni sono generalmente tenui e solo momentaneamente si accendono
lasciando trasparire aspetti sempre suggestivi. Un disco questo da assaporare e
centellinare con calma, lasciandoci trasportare da atmosfere attraenti e suadenti.
Remo Ricaldone
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