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G.F. Patrick - One Town Over

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Dalla nativa Georgia all’attuale base di Philadelphia, PA, dalle atmosfere folk e bluegrass con la band Black Horse Motel ai suoni più roots-rock e americana di “One Town Over”, il suo debutto ‘a lunga durata’, G.F. Patrick ha maturato un suo stile personale, una sua narrazione adulta e ricca dal punto di vista interiore. Anche i protagonisti delle sue canzoni sono cresciuti con lui, hanno percorso la propria strada dall’adolescenza all’età adulta cambiando prospettiva ed aspirazioni con tutto il bagaglio di paure e speranze mostrando sempre il lato più intenso ed autentico. “One Town Over” è un lungo viaggio formato da quattordici tappe (più una cosiddetta ‘hidden track’) per quasi un’ora di ottima american music in cui la voce e la chitarra acustica di G.F. Patrick sono supportati da una bella ed efficace band di tre elementi, tutti esperti e già protagonisti di sessions con gente del calibro di Jeffrey Foucault, Patty Griffin, Buddy Miller e Norah Jones. Billy Conway e Frank Swart, rispettivamente a batteria e basso, formano una sezione ritmica affiatata mentre le chitarre elettriche (e anche le tastiere) di Mark Blasquez illuminano e colorano storie intrise di immagini che evocano le radici sudiste del nostro, racconto di vita di ogni giorno maneggiate di volta in volta con delicatezza, incisività, poesia e nostalgia, tutte fedeli al suo retaggio folk e country. “Mud”, “Trucker’s Song”, “Blood On The Battle”, “Water Rising Up”, “Refugee’s Plea (Jungle Prayer)” esprimono già dai titoli i legami con la propria terra in un’alternanza godibilissima di ballate e momenti più grintosi e spigliati. Da sottolineare poi ancora la bellezza di “Butterfly Effects”, la drammaticità e lo spessore poetico di “Like Father”, “Till The Day We Die” e “Beauty Fades” con il loro carico di emozioni. Un disco dalle molte sfaccetature questo che merita di essere apprezzato nella sua interezza, un nome quello di G.F. Patrick da affiancare ai molti che raccontano con sincerità e coinvolgimento l’America di oggi.
Remo Ricaldone

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