Non è la prima volta che dalla California si guarda al ‘deep south’ e a tutto il suo bagaglio di rock, soul, country e blues, già decadi fa i Creedence dalla Bay Area avevano omaggiato con enorme classe quel retaggio sonoro. Ora Robert Jon Burrison e i suoi Wreck da Orange County ci riprovano con grande entusiasmo e classe, ripercorrendo quelle strade mai abbandonate nel corso degli anni,  rielaborando nella maniera migliore il ‘southern rock’ che ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più intense della musica americana. “Last Light On The Highway” racchiude tutte le caratteristiche di quel sound: gli intrecci chitarristici, le slide, i cori femminili, le armonie, un repertorio gustoso e godibile. Nell’ultima decade, dal 2011, la band ha pubblicato regolarmente albums e questo ha tutte le carte in regola per farli conoscere più ampiamente e ad affiancarli ai vari Allmans, Lynyrd Skynyrd e simili in un’alternanza di colori e sapori molto variegati. Da “Miss Carolina”, primo singolo estratto dal disco, brano vincente per melodia e convinzione, a “Tired Of Drinkin’ Alone” che li avvicina a certo suono texano a la Whiskey Myers oppure ai Blackberry Smoke, altro gruppo con le stesse affinità. La spigliata “Do You Remember”, altra canzone dall’andamento classico che potrebbe essere stata pubblicata negli anni d’oro del ‘southern rock’, “This Time Around” forte e vigorosa, la tagliente ed energetica “Don’t Let Me Go” con un’introduzione degna dei  North Mississippi AllStars, la ballata pianistica “Gold”, la cristallina title-track divisa in due momenti a chiudere il disco e l’accoppiata “Work It Out” e “Can’t Stand It” tra soul e rock sono numeri di talento, magari non rivoluzionari ma sempre fortemente credibili e genuini. Un disco questo che si ‘sorseggia’ in un fiato e che chiede subito di essere riascoltato. Gradevole e convincente.
Remo Ricaldone

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