Il
‘groviglio di anime’ del titolo è la poetica espressione che indica quanto
siano state importanti le molteplici esperienze artistiche e di vita che hanno
caratterizzato la carriera di Scott Cook, americano trasferitosi giovanissimo
in Canada e ora residente ad Edmonton, Alberta. La musica lo ha portato a
girare il mondo e ad accumulare conoscenze che ne hanno forgiato la profonda
sensibilità. Una sensibilità che emerge in maniera limpida nella sua musica, un
mix eccellente di folk e country, di canzone d’autore adulta e matura e di
forti legami con la tradizione. A renderla ulteriormente godibile è la
profondità espressiva, l’intensità con la quale si riesce sempre a raggiungere
l’intima essenza dei rapporti interpersonali, raccontati con l’attenzione ai dettagli
che viene confermata nella straordinaria veste di questo suo ultimo “Tangle Of
Souls”, con l’accompagnamento di un lussuoso libro rilegato con copertina
rigida e titoli in brossura, un libro di ben 240 pagine che spiega con estrema
precisione la genesi di queste canzoni, i significati e le sfumature di ogni
brano. L’album si apre con lo spigliato ‘country-grass’ “Put Your Good Foot In
The Road” che introduce nel migliore dei modi questo viaggio attraverso i
sentimenti più nobili dell’animo umano. Scott Cook non fatica a descriverceli
vista la sua ricchezza interiore e “Leave A Light On”, più riflessiva e
modulata, lo conferma in pieno. “Just Enough Empties” è ballata accogliente ed
intimista, un altro momento che lascia estasiati, con banjo, chitarre e poco
più, “Say Can You See” aggiunge fiddle e sfumature più country e “Tulsa”
mantiene i giusti equilibri con una melodia accorata. La classica “Passin’
Through” e l’altra cover intitolata “Why Am I Leaving My Home Again?” danno
ulteriore carica alla selezione, una splendida sequenza di emozioni da gustare
nella loro interezza. “Tangle Of Souls”, settimo disco nella discografia del
musicista naturalizzato canadese lo pone definitivamente tra i
singer-songwriters più interessanti della scena d’oltreoceano.
Remo Ricaldone
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