Dopo
l’intenso “Tell The Truth & Shame The Devil” che scavava nel profondo
l’anima di Rod Picott, il songwriter nato nel New Hampshire, cresciuto nel
Maine e ora residente a Nashville da’ alle stampe quella che è un po’ la summa
del suo prezioso lavoro di ‘artigiano della canzone’ negli anni, con un doppio
album che ripercorre una serie di canzoni rilette con grande piglio poetico, la
giusta dose di nostalgia e, soprattutto, una musicalità che lo ha reso tra i
migliori esponenti della scena cantautorale americana. Filo conduttore delle
canzoni che formano questo amplissimo quadro artistico è la profonda amicizia
con un altro grande autore e cantante, Slaid Cleaves, un legame che risale ai
tempi in cui entrambi vivevano nella cittadina di South Berwick, Maine ed è
proseguito negli anni anche a distanza con un proficuo scambio di canzoni, di
idee, di suggerimenti. La produzione è nelle mani di Neilson Hubbard, già
membro degli Orphan Brigade ma anche fotografo, videomaker e produttore
affermato per sensibilità e ingegno che mantiene il sound complessivo
essenziale e scarno per fare emergere tutta la bellezza delle melodie, spesso
commoventi e coinvolgenti. Con Rod Picott, qui come si suol dire con il suo
‘heart on the sleeve’, con il cuore in mano, ci sono le chitarre di Will
Kimbrough, sempre ispiratissime, il mandolino ed il basso di Lex Price, le
leggere percussioni e le armonie vocali di Neilson Hubbard, la slide acustica
di Matt Mauch e il ‘cammeo’ di Slaid Cleaves in “Bring It On”. Come detto ci
troviamo di fronte ad un repertorio di grande impatto emotivo e di ampio
respiro ed è un grande piacere ritrovare vecchi gioiellini come “Rust Belt
Fields”, “River Runs”, “Broke Down”, “Wrecking Ball”, “Welding Burns” e molti
altri, riletti in maniera intima e con la consapevolezza del passare del tempo
e dell’importanza delle amicizie e dei rapporti umani con coloro che hanno
attraversato la vita artistica e personale di Rod Picott. Un disco questo che
regalerà emozioni a chi darà la giusta attenzione alle storie contenute, arricchite
dalle note, preziosissime, allegate al libretto che accompagna “”Wood, Steel,
Dust & Dreams”.
Remo Ricaldone
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