Spesso
viene fatto il percorso inverso ma in questo caso la cantautrice texana Ellis
Delaney ha trovato i giusti riferimenti e il terreno fertile nel Minnesota dove
si è trasferita e dove ha creato il suo perfetto ‘microcosmo’ in cui elaborare
toccanti storie su basi folk e country. “Ordinary Love” è già il suo album
numero dieci ed è sempre sorprendente scoprire quanta ottima musica si produca
ogni anno e quanta rimanga sconosciuta ai più. Ellis Delaney ha dalla sua la
capacità di condensare una grande vivacità lirica con eccellenti doti di
performer e le sue canzoni, nonostante i tempi bui che stiamo vivendo tra
pandemie, cambiamenti climatici e violenze razziali, riescono a strappare un
sorriso aprendo il cuore a sentimenti senza tempo e limiti come amore e
condivisione. La produzione è limpida e semplice e proprio per questo risulta
fresca e godibile, prettamente acustica ma ricca di gradazioni e manda il
messaggio di una grande ispirazione nei confronti delle grandi voci che
probabilmente l’hanno coinvolta come Joni Mitchell, Carole King, Shawn Colvin o
Kate Wolf. Caparbio e appassionato, il messaggio insito in queste canzoni è che
nonostante tutto si debba ricercare lo straordinario nell’ordinario, quanto di
più rivoluzionario ci possa essere nell’apparente dicotomia di questa
affermazione. L’esuberante e toccante ottimismo di brani come “The Finest
Adventure”, della title-track “Ordinary Love”, “Pie For Breakfast”, “Happy
Life”, “Now Is The Time” e la conclusiva “Better Angels” definiscono il mood
complessivo di un disco di notevole fattura e meritevole dell’attenzione di chi
apprezza la più sincera canzone d’autore.
Remo Ricaldone
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