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Afton Wolfe - Kings For Sale

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Afton Wolfe proviene dai luoghi dove sono nati i più genuini suoni della musica americana. Dalla nativa McComb, Mississippi passando per Meridian, Hattiesburg e Greenville, legati a filo doppio con la country music, il blues ed il rock’n’roll ma anche culla dei suoni ispirati a jazz, zydeco, gospel e soul in un fertilissimo ‘humus’ dove il fiume Mississippi ha giocato un ruolo basilare nel veicolarli, Afton ha intrapreso un percorso artistico particolarmente complesso ed articolato che lo ha portato, dopo anni di gavetta con esperienze tra le più diverse, a costruirsi una musicalità matura e personale. Dopo un ep pubblicato nel 2020 ecco il suo debutto a lunga durata intitolato “Kings For Sale”, la perfetta sintesi delle sue molteplici influenze. La non distante New Orleans ha giocato una parte fondamentale nel miscelare le mille modulazioni e i molti stimoli della musica di Afton Wolfe, come l’esempio di personaggi come Tom Waits e Joe Henry in particolare, hanno forgiato lo stile compositivo e stilistico. Le assonanze vocali con Waits ne sottolineano le similitudini ma l’album è frutto ricco ed ispirato di un artista a tutto tondo, pregevole nell’affrontare i temi spostandosi dalla tradizione all’avanguardia toccando tutti i passaggi intermedi. Una personalità importante che spicca in un contenitore solido e capiente in cui nulla è scontato ma al contrario sorprende spesso l’ascoltatore per peso poetico, soluzioni strumentali e riferimenti culturali. “Paper Piano” con una bella sezione fiati e intuizioni soul, “Dirty Girl” con Tom Waits nel cuore, la struggente “About My Falling”, la rabbia rock di “Cemetery Blues”, la classe e i rimandi mitteleuropei ancora  in stile ‘waitsiano’ di “Mrs. Ernst’s Piano”, “Fault Lines” ballata che strappa il cuore e con la sontuosa pedal steel di Adam Kurtz tra i protagonisti del disco e la country music un po’ ‘sghemba’ ma dolcissima di “Carpenter” sono momenti di grande musica che nobilitano un prodotto da centellinare come il buon vino.

Remo Ricaldone

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