Jesse
Brewster ha trascorso la maggior parte della sua vita in California, assorbendo
naturalmente le armonie e le inflessioni che hanno reso il cosiddetto ‘Golden
State’ uno dei luoghi del cuore della musica americana e non solo, abbracciando
un po’ tutte le arti figurative e la letteratura. Il country-rock è senza
dubbio tra i suoni a lui più congeniali e la gradevolezza del suo timbro
vocale, gli arrangiamenti ottimamente bilanciati e una buona facilità di
scrittura rendono la sua proposta appretibile sia a chi ama certo (soft) rock
che a chi segue con interesse le radici country qui declinate con gusto e
sagacia. “The Lonely Pines” è disco coeso che non manca di proporre un artista
maturo e sincero, pronto a raccogliere l’eredità di chi prima di lui ha voluto
accostare generi diversi sotto l’etichetta di ‘country-rock’, stile che ha
vissuto la sua stagione d’oro nella prima parte degli anni settanta.
Naturalmente qui le sonorità sono adattate ad una contemporaneità che da’
comunque spazio a reminiscenze chiare e ad una nostalgica ma efficace proposta
musicale. “So Much Good Right Here”, l’iniziale “Let’s Run Away”, la rilassata
(nonostante il titolo) “Kicking And Screaming”, “Close To Home”, “Bitter Pill”
e la bella conclusione affidata a “Amber Kinney” fungono un po’ da spina
dorsale ad un album piacevolissimo che lascerà un dolce sapore nei cuori di chi
è rimasto legato ad un periodo per certi versi irripetibile, senza però
risultare scontato o ripetitivo.
Remo Ricaldone
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