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Mark Jungers - Sins & Plagues

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Otto dischi all’attivo e un percorso che si è fatto via via più intenso e profondo, quello di Mark Jungers si può ora definire un roots-rock con il valore aggiunto di una scrittura degna del miglior cantautorato. “Sins & Plagues” con il suo bagaglio di tematiche inquietanti ma declinate con grande piglio poetico è il condensato di tutte le passioni musicali del singer-songwriter del Minnesota trapiantato da anni in Texas. Bob Dylan, la country music più autentica, quella che non rinuncia a trattare argomenti anche ‘scomodi’, il blues, il rock sono qui presenti grazie ad una eccellente band che supporta il nostro nel modo ideale. David Goldsby e Dennis Merritt rispettivamente a basso e batteria a formare una sezione ritmica affiatatissima, le parti soliste di chitarra affidate ad Adrian Schoolar, una manciata di ospiti a completare con il loro tocco un quadro affascinante e variegato, Mark Jungers a guidare il tutto aggiungendo ad una ormai matura interpretazione, armonica, un pizzico di tastiere, qualche percussione qua e la ed un buon stile chitarristico e l’album scorre in modo naturale raggiungendo lo scopo di raccontare i nostri tempi problematici e (spesso) bui. Gli ultimi anni sono stati da ispirazione per la nascita di queste canzoni, spesso e purtroppo corredate da emergenze climatiche (“Big Water” che piacerebbe molto secondo me a Joe Ely e “Tornado” in primis) ma nel contempo lo stile è andato via via perfezionandosi e raggiungendo con queste canzoni una pienezza di stile che pone Mark Jungers tra i tanti ‘segreti meglio custoditi’ della musica americana. “One Day I Was A Millionaire (Down In A Hole)”, “Running Out Of Time” rimandano al prezioso e straordinario songbook di John Prine con il loro mix di country e folk, “Only Avenue”, “Nowhere To Go” e “9N” trascinano in alto il disco e “I Like To Think” sposta gli equilibri verso toni più bluesy. “Sins & Plagues” conferma la solidità del lavoro di Mark Jungers, da affiancare tranquillamente ai migliori musicisti roots americani.

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