17:01

Rigby Summer - Geography

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Ancora una volta l’Oklahoma, terra che ha dato i natali a moltissimi musicisti che hanno lasciato il segno nell’ambito della scena roots, ci presenta una voce a cui prestare attenzione, una voce tra le più intriganti degli ultimi tempi. Rigby Summer, da Stillwater, ha percorso le mille strade d’America e ne ha declinato le impressioni, i suoni, le immagini in un eccellente mix di country, folk e inflessioni contemporanee, agevolata da notevolissime doti vocali. “Geography” è la perfetta fotografia del suo sound che si snoda attraverso undici canzoni che passano dalla tradizione (la splendida “Kentucky”) alle atmosfere cantautorali dell’introduttiva “The Weight (Unrequited)” mantenendo inalterata la qualità complessiva e il fascino di una proposta decisamente buona. “Geography” è co-prodotto dalla stessa Rigby Summer e da Kyle Reid (ottimo anche quando è alle prese con pedal steel, chitarre, organo e banjo) e ci regala piccoli gioiellini evocativi come la scarna ed affascinante “Delaware, CA”, interpretata con grande pathos, come “Rear View Mirror” il cui pianismo ammalia e non può non ricordarci la Joni Mitchell di album come “For The Roses”, come la convincente “NY Or LA” tra country music e fascinazioni pop. Da ricordare ancora il trittico finale con tre brani di grande intensità, con la sicurezza di trovarci di fronte anche una eccellente interprete. “Buy Me A Piano” con la sua struttura acustica e gli interventi di pedal steel e di piano, “Michigan” robusta folk song e la cristallina  “Gibson Guitar” da sole basterebbero a giustificare l’acquisto di questo “Geography” le cui emozioni ci accompagneranno a lungo.

Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter