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George Ensle - Be A Better Me

Pubblicato da Remo Ricaldone |

George Ensle è uno di quei musicisti che ha raccolto meno di quanto seminato, in fatto di notorietà almeno al di fuori del Lone Star State, nonostante la lunga carriera e la quindicina di dischi pubblicati. Il suo percorso artistico si è diviso tra Houston, dove ha mosso i primi passi e dove è cresciuto musicalmente, e Austin, dove è entrato a far parte di una delle più importanti scene musicali d’America. George Ensle ha stretto amicizia con Townes Van Zandt e con Guy Clark, ha condiviso l’amore per country music e folk con Nanci Griffith e, pur magari non possedendo la loro genialità o profondità espressiva, ha seguito il loro esempio risultando sempre autentico e sincero. Il nuovo disco intitolato “Be A Better Me” è lavoro classicamente texano, basato su storie piene di passione e limpida poesia e su interpretazioni che rimandano talvolta al delicato e modulato approccio di un Jerry Jeff Walker per fare un esempio. Chitarrista pregevole e buon pianista, George Ensle ci introduce alle proprie ballate con estremo equilibrio, mostrando un ottimo senso della melodia e collaborando in un paio di casi  con nomi noti (del passato e del presente della canzone d’autore texana) come Blaze Foley e Chuck Hawthorne, rispettivamente in “Blue Love” e “The Unknown Soldier”. L’album è comunque pervaso da un lirismo rimarcato da canzoni come la title-track “Be A Better Me” (deliziosamente ed inevitabilmente autobiografica), “$1,65”, “Front Porch Light”, bel trittico che apre la selezione, “Scarecrow” (no, non quella di John Mellencamp) con leggere inflessioni blues e la conclusiva e godibile versione del notissimo traditional “Down By The Riverside”, ciliegina su una torta squisita ed invitante.

Remo Ricaldone

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