Sono
passati poco più di trentanni dal suo debutto intitolato con quell’indirizzo,
“620 W.Surf”, che gli appassionati del più solido ed orgoglioso ‘heartland
rock’ non hanno dimenticato e che portano ancora nel cuore. Michael McDermott
ne ha passate di esperienze e di sofferenze in questo lungo lasso di tempo ma è
ancora saldamente ‘in sella’ con una carriera ripresa quasi inaspettatamente
anni fa dividendosi tra lavori solisti e con alcuni suoi pards sotto il nome di
Westies. E ora un nuovo disco che segna i legami con la sua città, Chicago, con
la letteratura che ama tanto, qui sottolineata dal tributo di “Marlowe”
dedicato al celeberrimo detective nato dalla penna di Raymond Chandler e
dall’incondizionato amore per quella poesia di strada che ancora ci affascina
dopo tutti questi anni. “St. Paul’s Boulevard” è album solido e convincente che
segue il filo conduttore di un percorso personale che lo ha portato a vivere le
emozioni e tutto il potere salvifico del rock’n’roll unito alla profondità della
poetica folk. E’ anche una raccolta pervasa da una intensa nostalgia, dalla
consapevolezza che la maturità ha lasciato indietro l’innocenza con tutto il
suo carico di sogni e di utopie ma che non c’è altro modo per sopravvivere se
non andare avanti e ripercorrere le stesse strade come sopravvissuti a una
stagione irripetibile. Canzoni come “The Arsonist”, “Where The Light Gets In”,
“All That We Lost”, “Sick Of This Town”, “The Outer Drive”, “Pack The Car” e
“Peace, Love And Brilliant Colors” portano già dai titoli la forza e il fascino
di un musicista che ha vissuto pienamente le storie che interpreta e ce le
riconsegna con un’intensità non comune. In aggiunta, nella versione italiana
curata come sempre splendidamente dalla Appaloosa Records, ci sono tutti i
testi tradotti che ci permettono di gustare appieno lo storytelling di un
grande come Michael McDermott.
Remo Ricaldone
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