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Jay Byrd - At Home Again

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Non è all’esordio assoluto Jay Byrd ma questo suo “At Home Again” fotografa con grande nitidezza il suono di un musicista che ha più di un punto in comune con la poetica di un Neal Casal, il messaggio universale di un Jackson Browne e l’equilibrio di un roots-rock dalle movenze californiane degne delle migliori pagine scritte negli anni settanta, i migliori da quelle parti per certo cantautorato. “Daydream Daze” che apre l’album ha lo stesso limpido amore per la melodia di ‘brother Jackson’ mentre la seguente “At Home Again” che da’ giustamente il titolo a questa raccolta porta a galla l’accattivante mix di canzone d’autore e radici del Van Morrison nel suo periodo americano dei primi seventies. Gli arrangiamenti sono di grande efficacia nella loro essenzialità, facendo emergere il gusto per la melodia e la poetica del musicista originario del North Carolina ma da tempo residente nel Maryland, chitarrista sensibile impegnato in sessions che richiamano, pur essendo nate in quel di Nashville, Laurel Canyon e la stagione d’oro della canzone ‘westcoastiana’. L’acustica ed evocativa “Anna Lynn” dai suggestivi toni folk, “Nobody Knows (Who You Are)” che ricorda il Jonathan Wilson più roots, gli intrecci di chitarre acustiche e mandolino di “Days Roll By” impreziositi dalle belle armonizzazioni vocali di chiara marca californiana, la tersa e nostalgica melodia di “I’ve Been It All” e l’intrigante “Have Mercy” sono solo alcuni degli spunti di interesse di un lavoro equilibrato ed ispirato, certamente non un capolavoro ma l’occasione giusta e punto di (ri)partenza per un artista dalle ottime qualità e potenzialità.

Remo Ricaldone

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