La California ha sempre rappresentato un fondamentale punto di riferimento nella storia della country music di queste ultime decadi, mantenendo vivo uno spirito brillante e originale spesso molto più ‘avanti’ rispetto all’establishment nashvilliano a cui spesso si è posta in antitesi. La scuola di Bakersfield, la vibrante scena di Los Angeles ma anche quella di San Francisco e della sua baia hanno portato alla luce musicisti di straordinaria valenza artistica e Laura Benitez si aggiunge a pieno titolo alle migliori voci della country music ‘made in California’. Al quarto album, il terzo con il supporto degli Heartache, Laura firma quello che probabilmente è il suo lavoro più sentito ed accorato, quello in cui esprime dal punto di vista delle liriche la sua profonda sensibilità, toccando tematiche certamente inusuali nel genere come l’esagerato ed improprio uso dellearmi, la violenza gratuita della polizia nei confronti delle persone di colore e la vicinanza al movimento femminista Me Too, tutti argomenti accuratamente evitati in un ambiente orientato verso una forte retorica patriottica e reazionaria. “Gaslight (We Shouldn’t Talk About)” è in questo senso la canzone più significativa e raccoglie queste istanze, portando a galla una personalità forte ed orgogliosa delle proprie origini ispaniche. Musicalmente “California Centuries” è un album che concilia con la country music più genuina, una vera boccata di aria fresca se si considera quello che è il ‘trend’ delle attuali produzioni nashvilliane, tutta apparenza e pochissima sostanza. Un ulteriore punto a favore per Laura Benitez che, dotata di una voce intensa e piacevolissima, è responsabile di arrangiamenti godibili e di una scrittura che tocca i tasti giusti avvicinandosi talvota al bluegrass (la spigliata “God Willing And The Creek Don’t Rise”) e al folk (l’ispirata “All Songs” dedicata all’amata figlia). “Bad Things”, “I’m The One”, “The Shot”, “Let The Chips Fall” e “Invisible” fungono poi da spina dorsale di un lavoro estremamente duttile e dinamico che ci fa conoscere una tra le voci più interessanti della country music indipendente.

Remo Ricaldone

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