Tom
Hampton è un cantante, autore e polistrumentista che attualmente risiede a
Nashville ed è stato per breve tempo protagonista dell’ultima stagione dei Poco
terminata con la scomparsa di Rusty Young nel 2021. Un’esperienza che seppur
breve lo ha toccato nel profondo tanto da dedicare questo suo nuovo disco
intitolato “Out To Pastures”, il primo da una decina di anni a questa parte, al
ricordo, spesso struggente di un’irripetibile stagione musicale. Prima come
fan, poi come amico ed infine come collega, Tom Hampton ha saputo creare un forte
legame con Rusty Young e Paul Cotton e ha gravitato con nomi di quel giro tra
country e rock con sapienza e sensibilità. Tutto questo è trasposto nelle dieci
canzoni dell’album, in gran parte composte da Young e Cotton, andando a
riprendere brani come “Us” (da “Head Over Heels”) e “Running Horse”, due
piccole gemme dal repertorio dei Poco. Già l’acustica “Wildwood (Livin’ In The
Band)” è un sentito tributo ai Poco, posta ad introdurre una selezione
interpretata con gran cuore e talento cristallino. “One Tear At A Time” e
“Please Wait For Me” sono ancora estratti da album dei Poco più o meno recenti,
non del periodo ‘classico’ ma dalle avventure della band nelle ultime decadi,
così come la title-track di “Blue And Gray” di metà anni ottanta ripresa con
romanticismo ma senza eccessi di zucchero. Interessanti sono poi la lunga e
‘younghiana’ “Legends”, brano dello stesso Hampton sul significato di essere
musicista perennemente in tour lontano dai propri affetti, la solida melodia di
“Crazy Love”, un hit dei Poco di fine anni ’70 e la struggente melodia di
“Where Did The Time Go” composta a quattro mani da Rusty Young e dallo stesso
Tom Hampton. Chiusura perfetta ed in tema con lo spirito di un lavoro
estremamente interessante.
Remo Ricaldone
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